Sentenza n.18168 del 26 luglio 2013

Le ferie non godute dal lavoratore del pubblico impiego vanno sempre retribuite, anche a fronte di una specifica disposizione contrattuale contraria

Sentenza n. 7863 del 17 maggio 2012

La comunicazione dei giorni di ferie via mail è legittima se questa è la prassi: 
La sezione lavoro della Cassazione ha dichiarato l’illegittimità del licenziamento del lavoratore, assente ingiustificato, secondo l’azienda, dal posto di lavoro. Il dipendente in realtà aveva comunicato via mail che in quei giorni si sarebbe avvalso delle ferie maturate, ma il datore non ha gradito questa modalità di avviso: eppure, secondo quanto è emerso dalla testimonianze, questa era più o meno la prassi in azienda. Ovvero il lavoratore che intendeva andare in ferie si limitava semplicemente a comunicare il periodo di fruizione delle stesse con un messaggio di posta elettronica: in assenza di qualsivoglia risposta negativa da parte dell’ufficio del personale i giorni di ferie si intendevano concessi. Pertanto il provvedimento sanzionatorio attuato ex post nei confronti del dipendente è apparso, ad avviso dei giudici di legittimità, eccessivo: né si è dato valore al documento, peraltro prodotto fuori tempo, da parte del datore di lavoro secondo cui risulterebbe necessaria l’autorizzazione scritta ad andare in ferie. L’iter seguito dai dipendenti in circostanze precedenti analoghe, in cui le ferie risultano concesse sulla base delle richieste inoltrate per posta elettronica è stato valutato come prova decisiva a favore del dipendente licenziato.

Sentenza n. 9097 del 17 aprile 2007

Cumulabiltà delle retribuzioni relative alla turnazione ed alle  prestazioni di lavoro festivo infrasettimanale

Sentenza n. 3785 del 17 febbrazio 2009

Elementi qualificativi del Mobbing

Sentenza n. 15983 del 11 aprile 2006

Delitti contro la fede pubblica – falso ideologico ex art. 479 c.p. – pubblico dipendente – allontanamento dal luogo di lavoro – omessa timbratura del cartellino segnatempo – insussistenza del reato

Sentenza n.6572 del 24 marzo 2006

Il danno professionale, biologico ed esistenziale che può derivare dal demansionamento deve essere allegato dal lavoratore che ne chiede il risarcimento e va provato

Sentenza n. 22242 del 23 giugno 2006

Il pubblico ufficiale che, nella gestione del personale, emette provvedimenti contrari ai regolamenti recando un danno ingiusto può essere ritenuto responsabile di abuso di ufficio – In base all’art. 323 cod. pen.

Sentenza n. 22929 del 14 novembre 2005

I lavoratori hanno diritto al risarcimento del danno per il mancato lavaggio, da parte dell’azienda, degli indumenti di protezione – L’operazione non può essere posta a carico dei dipendenti

Sentenzan° 21479 del 7 novembre 2005

 Dipendente può rifiutarsi di lavorare se il datore non adotta le misure di sicurezza.

Sentenza n. 20658 del 25 ottobre 2005

Lavoro – Permessi giornalieri retribuiti – Ex art. 10 della legge n. 300 del 1970 -Per partecipazione ad esami previsti per conseguire un diploma di studio post-secondario presso una scuola diretta a fini speciali istituita presso l’Università – Diritto – Sussiste.

Ordinanza n. 21592 del 8 novembre 2005

Giurisdizione e competenza – Generalità – Determinazione della giurisdizione – Riferimento al criteri del c.d. petitum sostanziale – Pubblico impiego privatizzato – Controversie relative ad atti amministrativi presupposti – Di regola rientrano nella giurisdizione del Giudice del lavoro.

Sentenza n. 775 del 17 gennaio 2005

Lavoro – Licenziamento per giusta causa – Critiche del dipendente al datore di lavoro – Per giustificare il licenziamento – Debbono tradursi in un atto illecito, quale l’ingiuria o la diffamazione, o comunque in una condotta manifestamente riprovevole

Sentenza n. 22065 del 23/11/2004 

l’assenza alla visita di controllo, per non essere sanzionata dalla perdita del trattamento economico di malattia ai sensi dell’art. 5, comma 14, del D.. n. 463 del 1983, convertito nella legge n. 638 del 1983, po’ essere giustificata oltre che dal caso di forza maggiore, da ogni situazione , la quale, ancorche’ non insuperabile e nemmeno tale da determinare, ove non osservata, la lesione di beni primari, abbia reso indifferibile altrove la presenza personale dell’assicurato, come la concomitanza di visite mediche, prestazioni sanitarie o accertamenti specialistici, purche’ il lavoratore dimostri l’impossibilita’ di effettuare tali visite in orario diverso da quello corrispondente alle fasce orarie di reperibilita’

Sentenza n. 5701 del 22 marzo 2004

Il tempo impiegato per raggiungere il luogo di lavoro può rientrare nell’attività lavorativa – Quando è funzionale alla prestazione

Sentenza n. 4247 del 2 marzo 2004

Controlli delle assenze per malattia – Giustificazione dell’assenza alla visita di controllo – Assenza giustificata da visita medica – Dimostrazione necessità – Impossibilità di rispettare le fasce orarie di reperibilità

Sentenza n. 16364 del 24 settembre 2002

 II lavoro del vigile urbano addetto,  a piedi,  alla viabilità stradale rientra nelle attività protette, a norma dell’art. 1, comma 3, n. 1 d.P.R. 30 giugno 1965 n. 1124

Sentenza n. 13528 del 16 settembre 2002

Enti locali, assunzione di personale straordinario: no della Cassazione all’applicazione della disciplina privatistica

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