RIFORMA DELLA POLIZIA LOCALE
RIFORMA DELLA POLIZIA LOCALE: una piattaforma di lotta per indurre la politica a recepire le nostre proposte, per una Polizia Locale sottoposta al contratto di diritto pubblico e ad un nuovo ordinamento, che le riconoscano, per diritto e norma, l'equiparazione alle Forze di polizia dello Stato, nel contesto di specifiche competenze:
- contratto pubblico e separato nel nuovo comparto "Funzioni Locali"
- inserimento nella legge 121/1981, quale Forza di polizia ad ordinamento locale
- superamento dei limiti spazio-temporali delle qualifiche di p.g. e p.s.
- porto pistola sul territorio nazionale
- perequazione assistenziale, previdenziale e pensionistica agli assetti delle polizia statali, equo indennizzo
- riordino delle figure e dei profili e progressione di carriera
- divieto di incarichi di dirigente e/o comandante a soggetti non appartenenti alla Polizia Locale
- percorsi formativi di crescita professionale e di valorizzazione dell'esperienza tramite scuole, università o accademie pubbliche o soggette alla vigilanza ed al controllo pubblico.
Questi, sono solo alcuni punti dai quali partire per una discussione ed un confronto proficui.
Nello Russo
Segretario Nazionale SILPoL
La posizione del SILPoL a proposito del decreto legge sulla sicurezza e il decoro urbano spiegata al Presidente dell'ANCI.
Russo Sebastiano
Segretario Nazionale
Egr. Presidente A.N.C.I.
dott. Antonio DECARO
Le scrivo per rappresentarle la nostra posizione in merito al Decreto Sicurezza, di recente emanazione, a fronte delle immediate dichiarazioni di soddisfazione di alcuni suoi colleghi e membri dell'Anci. La necessità di fare chiarezza sulle modalità e sul sistema da adottare, per tutelare le città, è talmente inoppugnabile che non è più tempo di fare propaganda e di assumere invece una posizione chiara, determinata e netta sul ruolo futuro dei Comuni e della Polizia da essi dipendente. Secondo il Governo nazionale, col nuovo decreto legge sulla sicurezza urbana verranno contrastati la prostituzione, lo spaccio degli stupefacenti, l'abuso di vendita di alcolici e superalcolici, il degrado urbano - chi sporca, chi imbratta, chi occupa abusivamente il suolo pubblico - i parcheggiatori abusivi ed altre cose. Quale sarà il ruolo del sindaco, quale potere potrà esercitare concretamente, con quali mezzi, uomini e infrastrutture potrà intervenire e quali investimenti reali potrà operare, per rendere efficace l'azione di polizia nel territorio, quanto sostegno riceveranno gli organi locali da quelli statali, quale sinergia renderà possibile l'attività di contrasto dei fenomeni sociali di micro illegalità?
Cosa dovrà aspettarsi il cittadino da questo nuovo decreto?
Rinnovo dei contratti di lavoro dei dipendenti pubblici, accordo governo – triplice sindacale del 30/11/2016. Di fronte a tanta umiliazione, indignarsi è inutile.
Dopo i pugni in faccia, un altro pugno è stato sferrato stavolta allo stomaco da parte del governo nazionale ancora una volta con la compiacenza della triplice sindacale. A renderlo più pesante è l'esclusivo ed insostenibile atteggiamento autocelebrativo di certi sindacati, dei quali la "condizione di autonomia" è diventata la misura della loro presunzione e della loro incapacità nel trattare le problematiche contrattuali, ma anche della miseria intellettuale dell'analisi finale fatta di proclami e di rassicurazioni che presto tutto accadrà. La batosta del boicottaggio dell'equo indennizzo, non riconosciuto alla polizia locale, e l'intesa sul nuovo c.c.n.l. stanno alla categoria come il cacciatore sta alla preda; è a questo punto che la polizia locale deve rivelare di avere un carattere certo e forte, per reagire ed opporre tutta la resistenza possibile. Diversamente avremo tutti fatto un buco nell'aria, attraverso cui vedremo dissolversi anche la più piccola delle speranze.
Si tratta di un accordo su una mera dichiarazione di intenti. Il nodo vero deve essere ancora sciolto mediante l'impegno finanziario reale nel documento di programmazione finanziaria, leggasi bilancio di previsione 2017. Successivamente si potrà avviare la procedura negoziale per i rinnovi (se mai ci saranno) dei contratti dei lavoratori dei quattro nuovi comparti. Il documento va letto con attenzione, per leggere tra le righe l'insolenza del governo e la condiscendenza della centrale sindacale.
Lettera aperta del segretario nazionale al sindaco di Milano sulla problematica della sicurezza in città.
Egr. signor Sindaco, le scrivo dopo avere letto delle sue dichiarazioni rese pubblicamente sulla delicatissima questione della sicurezza a Milano. É un dato incontrovertibile ciò a cui assistiamo quotidianamente in ogni Comune d'Italia, laddove il grado di criticità dell'incolumità dei cittadini e della tutela del quieto ed ordinato vivere ha raggiunto oramai un punto talmente elevato, che non servono più soltanto soluzioni politiche, ma in aggiunta interventi di tipo economico e sociale.
PER UNA NUOVA STRATEGIA DI LOTTA SINDACALE
CONTRATTO NAZIONALE - EQUO INDENNIZZO - ATTIVITÀ USURANTI - RIFORMA DELLE LEGGE QUADRO E TANTI MOTIVI ANCORA PER UNA PROPAGANDA DI GOVERNO OVVIAMENTE SENZA RISULTATI TANGIBILI
Mentre il Governo nazionale rema contro la nostra categoria, noi registriamo il silenzio della triplice e di sedicenti confederazioni autonome, che si intestano vittorie inesistenti e conquiste fantasiose. A tutto questo si aggiunge l'opera disgregatrice di numerose associazioni e gruppuscoli vari di Vigili Urbani, usi a denigrare
l'attività di quanti invece quotidianamente lottano con coraggio, mettendoci la passione e la faccia anche a rischio della propria serenità personale, oltre che professionale.
Ecco perché gli uomini e le donne del SILPoL - con le loro riflessioni e la loro azione di contrasto all'illegittimità di certi atti amministrativi ed alla illiceità di alcuni comportamenti riscontrabili nei territori in danno alla Polizia Municipale - spingendosi sul territorio oltre ogni convenzione mandano forti segnali di combattività e di
resistenza sul difficile terreno del confronto coi sindaci e col governo nazionale. In tal modo il SILPoL mette in luce la gravità della nuova condizione di disagio e di sofferenza della Polizia Municipale ed alza i toni della protesta, muovendosi con grande realismo "fuori dai cori e dagli opportunismi", operando nelle località su una
piattaforma di rivendicazioni possibili.
NON SCAMBIAMO IL DDL SICUREZZA CON IL PROGETTO DI RIFORMA DELLA POLIZIA LOCALE. SEMMAI SARA' VERO IL CONTRARIO. NON LASCIAMOCI ILLUDERE DAI DDL SULLA POLIZIA LOCALE DI STRETTO STAMPO PROPAGANDISTICO.
Il SILPoL lotta da sempre per una Polizia Municipale non soggetta alla contrattazione privatistica e che, di conseguenza, sia ricondotta nell'alveo del diritto pubblico, affinchè il suo rapporto di lavoro sia regolato da un contratto di categoria e separato, seppur nell'ambito del comparto AA.LL., affinchè abbia un nuovo ordinamento, che disciplini le funzioni, le competenze ed i compiti adeguando il suo status giuridico all'impianto normativo ed economico generale delle forze di polizia dello Stato. Lotta per far sì che il lavoro della P.M. sia ricompreso tra quelli usuranti, che le venga restituito il riconoscimento della causa di servizio e l'equo indennizzo, che sia dotata delle risorse e degli strumenti utili al perseguimento degli obiettivi istituzionali, tra questi la tutela della sicurezza urbana, che le venga riconosciuta la specificità del profilo e del ruolo svolto nella società contemporanea alla luce del crescente impegno professionale, al quale essa è costantemente chiamata dallo Stato e dai Sindaci, nonchè dei maggiori sacrifici economici, ai quali viene sottoposta a cuasa dei frequenti tagli ai fondi ex art.17 del ccnl 1998/2001. Il SILPoL reclama a gran voce il diritto della Polizia Municipale ad avere tutte le opportune tutele e garanzie di rango costituzionale, in materia civilistica, amministrativa e del lavoro, poichè, piaccia o no, essa è una istituzione degli enti locali, i Comuni, divenuti attori a pieno titolo della vita economica e sociale dell'Italia.