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S.I.L.Po.L. Sindacato Italiano Lavoratori Polizia Locale
LA LEGGE 65/86 E L'ITER PARLAMENTARE PER LA SUA MODIFICA
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PAGINA DELLA SEGRETERIA
REGIONE PIEMONTE e VALLE D'AOSTA
UDIENZA AL T.A.R. - ASPETTANDO LA SENTENZA
9 FEBBRAIO 2012 MANIFESTAZIONE A ROMA PER ESPRIMERE LO SDEGNO DELLA POLIZIA LOCALE
GIUSTIZIA E' FATTA: 11 giugno 2009 il TAR PIEMONTE ANNULLA IL "CONCORSO BEFFA PER ISPETTORI" BANDITO DALL'AMMINISTRAZONE
TORINESE NEL LONTANO 2001.
UDIENZA AL T.A.R. - ASPETTANDO LA SENTENZA
UN UNICO OBIETTIVO: LA RIFORMA DELLA POLIZIA LOCALE SUBITO!!!!!
RICORSO AL CONCORSO DA ISPETTORE INDETTO DAL COMUNE DI TORINO DELL'ANNO 2001
EPPUR (QUALCOSA) SI MUOVE MAGARI AD UN CONGRESSO REGIONALE SULLA SICUREZZA
ORA BASTA: VOGLIAMO LAVORARE IN SICUREZZA
DOPO TANTI APPELLI AI GRUPPI CONSIGLIARI DELLA REGIONE PIEMONTE, PROVINCIA E COMUNE DI TORINO, AI PARLAMENTARI PIEMONTESI DI TUTTI GLI SCHIERAMENTI POLITICI, IL SILPoL PIEMONTESE OTTIENE UN RICONOSCIMENTO MORALE: L'APPELLO AL PARLAMENTO DA PARTE DEL CONSIGLIO COMUNALE TORINESE PER LA RIFORMA DELLA LEGGE QUADRO nr. 65/86.
POLIZIA MUNICIPALE DI TORINO: NETTA AFFERMAZIONE DELLA LISTA C.S.A
LA SICUREZZA E' UN VALORE E UN DIRITTO! PROPOSTE DEL GRUPPO CONSILIARE DI FORZA ITALIA DI TORINO
3 OTTOBRE 2006 - CONGRESSO REGIONALE del PIEMONTE
30 GENNAIO 2006 - PRIMI RISULTATI: IL "D3" AI SOTT.LI ex LED, MA RIMANE ANCORA MOLTO DA FARE.
L'AMMINISTRAZIONE CONFERMA GLI ACCORDI DEL C.I.A
ULTIME NEW DALLA SEGRETERIA PROVINCIALE DI TORINO
A PROPOSITO DEL D3 E DEL CONCORSO C-D: troppe cassandre.....
ARRIVANO LE VALUTAZIONI, LE COSIDETTE PAGELLINE: ENNESIMO ATTACCO ALLA DIGNITA' DEL LAVORATORE.
Se ritieni la tua valutazione ingiusta: clicca, stampa, compila il modello per il ricorso e consulta il referente di Sezione
VILE ATTENTATO AL CORPO DI POLIZIA MUNICIPALE DELLA CITTA' DI TORINO - UN PACCO/BOMBA RECAPITATO ED ESPLOSO NEGLI UFFICI DELLA SEZIONE CIRCOSCRIZIONALE 8^ Solo la professionalità (sottopagata) dei colleghi evita gravi conseguenze. Parole di circostanza dal mondo politico. Auguri e solidarietà dal Segretario Nazionale del Silpol, Rosario PALAZZOLO.
LA SICUREZZA E' PER TUTTI I COLLEGHI - NON E' SOLO UNA QUESTIONE DI SOLDI
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S.I.L.Po.L. - Campagna Tesseramento 2022
OGGI E’ GIA’ IERI.
ADERISCO PER DIVENTARE PROTAGONISTA.
Perchè aderire al S.I.L.Po.L.?
Perché Il lavoro e l’unità dei lavoratori devono ritornare al centro del dibattito istituzionale in modo concreto.
Per farlo è necessario restituire il valore originario al sindacato quale strumento di rivendicazione e di lotta per la difesa dei diritti e delle tutele.
Il S.I.L.Po.L. è l’unico Sindacato storico di categoria degli appartenenti alla Polizia Locale. Non rappresenta il fine per il raggiungimento di interessi personali, ma costituisce uno strumento di azione che mette al centro la Polizia Locale Italiana e la sua funzione istituzionale e sociale.
L’adesione al S.I.L.Po.L non significa acquisire la tessera del cineforum o quella a punti del supermercato, ma mettersi in moto e diventare protagonisti nel nostro luogo di lavoro ed essere parte di un percorso di esperienza che serva a migliorare la realtà della nostra categoria ed a prospettarne il futuro.
Noi del S.I.L.Po.L, da sempre lottiamo perché sia riconosciuto il giusto ruolo alla Polizia Locale e l’adeguata valorizzazione dei suoi appartenenti senza commistioni e senza complicità, ma con posizioni chiare e nette nei confronti dei nostri interlocutori istituzionali di tutti i livelli.
Come fare?
Clicca qui per scaricare il modulo, presentalo alla tua amministrazione e poi chiamaci per costruire insieme e dare forza al Sindacato.
Diventa dei nostri!!
Unisciti a noi - scarica la delega
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Una breve storia del
S.I.L.Po.L.
Sindacato Italiano Lavoratori Polizia Locale
Il SILPoL – Sindacato Italiano Lavoratori Polizia Locale – trae origine direttamente da uno dei primi sindacati di categoria, il SIVUR, nato in seguito all'aggregazione spontanea di diversi operatori di polizia locale che, stanchi della continua avversione alle proprie aspirazioni categoriali, da parte delle grandi confederazioni sindacali, dalle quali la maggior parte provenivano, con atto costitutivo del 29/7/1982, in notaio Valentini di Vittoria, costituirono il SIVUR (Sindacato Vigili Urbani) "quale organismo unitario degli appartenenti ai Corpi dei Vigili Urbani". Di quel periodo, significativa è stata la massiccia partecipazione degli aderenti al SIVUR alla prima manifestazione di lavoratori dei corpi e servizi di Polizia Municipale e Locali svoltosi proprio in quell'anno a Roma.
Successivamente, in seguito alla fusione dei sindacati di categoria: SIVUR, SNAPM, SAVUI, il 4 aprile 1984, si costituì il SILPoL. Scopo prioritario del neo sindacato è stato, ed è, quello di dare a tutta la categoria un valido ed efficace strumento sindacale di grande respiro nazionale e, soprattutto, esclusivamente di categoria.
Particolarmente impegnative furono in tutto quel periodo che precedette il varo della legge n. 65 del 1986, le battaglie del SILPoL, sia a livello locale, che, soprattutto, a livello nazionale.
Dopo il varo della legge quadro di ordinamento, il SILPoL intraprese tutta una serie di vertenze con i governi ed i legislatori regionali finalizzate alla approvazione delle leggi regionali in attuazione dei principi e delle direttive quadro contenuti nella legge nazionale.
Certamente coinvolgente ed efficace è stata l'azione del sindacato in Sicilia, dove da sempre registra la presenza più massiccia e capillare, e dove si è riusciti ad ottenere la legge regionale n. 17 del 1 agosto 1990 che riconosce agli addetti ai corpi e servizi di Polizia Municipale dei comuni dell'isola il diritto a percepire, con il contributo regionale, una speciale indennità d'istituto collegata alle funzioni aggiuntive di pubblica sicurezza.
Per la più efficace tutela delle lavoratrici e dei lavoratori della Polizia Locale il Silpol si è sempre battuto per la unificazione di tutte le oo.ss. operanti nella categoria, per il conseguimento di tale obiettivo ha promosso il primo patto d'intesa del 1990 con lo Snavu ed il Sulpm per pervenire, in seguito, alla costituzione, prima della FUSPLI (federazione Unitaria Sindacati Polizie Locali d'Italia, composta da: SILPoL, SNAVU e OSPoL) ed, infine, in seguito alla Convention di Napoli, del 23 febbraio 1994, Teatro Augusteo, dell'USPPLI (Unione Sindacale Professionale della Polizia Locale, composta da: SILPoL, SNAVU, OSPoL e SULPM).
Con l'USPPLI, indubbiamente, la categoria si è finalmente vista veramente unita e titolare oltre che di una propria specificità categoriale, all'interno del pubblico impiego, di una piena legittimazione sindacale, essendo stata riconosciuta, per la prima volta in assoluto, senza dover ricorrere alla magistratura amministrativa, quale organizzazione sindacale maggiormente rappresentativa.
Fu grazie all'USPPLI ed alla sua azione unitaria che tutta la categoria raggiunse un livello di effettiva forza sindacale e contrattuale riuscendo a gestire al meglio la trattativa per il rinnovo del contratto di lavoro siglato a Roma il 6/7/95 che vide l'USPPLI al Tavolo delle trattative, ininterrottamente per tutta la tornata contrattuale del primo contratto privatistico del 6/7/95, valido per il quadriennio 1994/97.
Fu proprio con quel contratto che la categoria si vide riconosciuta, con il 3° comma dell'art. 42 (anche se poi tale conquista è stata vanificata grazie anche alla nostra inesperienza che portò l'Unione alla disgregazione), il diritto ad una disciplina del rapporto di lavoro dell'Area di vigilanza diversa in relazione agli "elementi di criticità attinenti alla sua collocazione retributiva, giuridica, funzionale e normativa..."
L'esperienza USPPLI - messa in crisi dalle mire di tipo confederali da parte di qualcuno dei sui fondatori, conclusa definitivamente, quale organismo unitario di tutte le organizzazioni sindacali che si ispirano esclusivamente alla categoria, in seguito alle leggi liberticide dei diritti e delle prerogative sindacali, introdotte con il d. lgs. 396/97 prima, e con il d. lgs. 80/98 dopo, che hanno costretto quasi tutte le oo.ss. di categoria, meno il Silpol, a confluire, perdendo la propria identità di sindacato di categoria, nelle maggiori confederazioni sia della Triplice che in quelle c.d. "autonome" - nonostante tutto, va senz'altro ripetuta in ogni caso, se si vuole dare veramente ed efficacemente alle migliaia di addetti alla Polizia Locale un proprio sindacato di categoria.
Infatti siamo convinti che non c'è legge sulla rappresentatività che tenga, a fronte di una maggioranza di lavoratori che si riconosce in un grande sindacato di categoria e che respinge l'abbraccio mortale delle confederazioni sindacali, sempre di più determinate a disconoscere i diritti dei lavoratori che si riconoscono nelle specificità categoriali, come i lavoratori dei corpi e servizi di Polizia Locale.
Per questo, coerentemente con il proprio obiettivo originario e prioritario, il Silpol, in occasione del Convegno Nazionale dell'ANVU, celebratori a Chianciano Terme dal 10 al 14 aprile 1999, si è fatto promotore di un'iniziativa unitaria proponendo a tutta la categoria:
"UNA COSTITUENTE PER L'UNITÀ SINDACALE DI TUTTA LA
POLIZIA LOCALE".
Una importantissima occasione per realizzare, su basi veramente democratiche e rappresentative delle diverse originarie provenienze, un grande sindacato di categoria titolare di una propria rappresentatività sindacale che, in quanto espressione di una categoria specifica, quella dei lavoratori della Polizia Locale, non può essere confusa con la rappresentatività della generalità dei lavoratori del pubblico impiego comunale e provinciale .
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