Lettera aperta al sig. Presidente dell'A.N.C.I. Dott. Antonio Decaro
Egregio Presidente, esprimiamo la nostra gratitudine per le parole di ringraziamento che Ella, quale massimo rappresentante dell'ANCI, ha voluto esternare porgendo gli auguri agli operatori della Polizia Locale italiana in occasione della Festa del Patrono, S. Sebastiano.
Non vi è alcun dubbio che le valutazioni e le analisi formulate nella nota rispondono a dati reali sia in ordine alla funzione svolta che ai risultati conseguiti, dalla Polizia Locale, espressione di una presenza costante e fattiva nei confronti dei cittadini di questo nostro paese. I Sindaci rappresentano il riscontro diretto e concreto della sua azione e dovrebbero cogliere per primi le necessità, i bisogni e sopratutto le trasformazioni che la figura del Poliziotto Locale ha avuto nel corso degli anni ed ancor più nella pandemia da Ella richiamata.
Sarebbe stato necessario, non tanto imbastire negli anni una competizione infruttuosa con gli altri organi dello Stato, per rivendicare, senza esiti, una regolamentazione della materia, ma assumere una posizione sinergica in un quadro generale di rapporti e competenze tra tutti i soggetti interessati, da cui non si può e deve prescindere.
La necessità della richiamata riforma pertanto deve essere non soltanto una dichiarazione di principio declinata insieme a tutte le altre cose da fare che attengono gli enti territoriali ma attenzione costante perché la realtà consolidata della Polizia Locale italiana assurga e trovi legittimità di collocazione, senza duplicazioni, con una posizione definita di principi e tutele che servano realmente ad equiparare i compiti svolti alle altre Forze di Polizia.
Vogliamo considerare un refuso il richiamo alle normative per l'assunzione di “personale a tempo determinato”. Il rischio di una precarizzazione, come dimostrano le assunzioni degli ultimi decenni, oltre a non essere rispondenti ed adeguate ai bisogni ed alla gestione ottimale di Corpi e Servizi, allontanano da quelle necessità che si richiamano per la riforma. Svolgere attività di polizia mal si coniuga con una scadenza di contratto a tempo, contravviene ad una normale programmazione di attività e ad un altro carattere di questa professione: l'acquisizione di quella esperienza che diventa la garanzia della funzione.
Accogliamo gli auguri espressi perché quest'anno possa essere fruttuoso ed auspichiamo l'apertura di un'interlocuzione diretta che si traduca, non tanto nel desueto confronto routinario, spesso etichettato dietro gli stereotipi della rappresentanza accademica, in un rapporto di scambio costruttivo tra chi vive direttamente ed ogni giorno questa professione, potendone evidentemente tradurre bisogni e prospettive, e chi ha la necessità di assicurare sviluppo e sicurezza alle comunità amministrate.
Rimanendo in attesa di riscontro
Le porgiamo distinti saluti. Roma lì, 25 Gennaio 2023
Il Segretario Nazionale
Giuseppe Gemellaro