SILPoL Sicilia: L’on. Musumeci riformi subito la P.L. siciliana sulla scia dell’art. 31 dello Statuto Regionale.
AL PRESIDENTE DELLA REGIONE SICILIANA
ON. NELLO MUSUMECI
PALERMO
LA POLIZIA LOCALE SICILIANA ESISTE ED E' PRESENTE
Onorevole Presidente, come Ella ben sa, l'attuale fase emergenziale che sta attraversando il nostro Paese, e la nostra Sicilia con esso, al tempo della pandemia da Coronavirus COVID 19, ha comportato l'adozione di misure straordinarie ed urgenti che stanno mettendo a dura prova la tenuta di tutto il sistema Italia, da quello politico - istituzionale a quello sanitario e di sicurezza, da quello produttivo a quello della solidarietà.
In particolare, nel settore Sicurezza i governi nazionale e locali (Regione e Comuni) hanno chiamato a raccolta tutti gli organi di polizia di qualsiasi ordinamento, statale e locale.
La Polizia Locale siciliana si è già distinta in tale contesto per presenza, impegno, abnegazione e spirito di sacrificio almeno pari a quello delle cosiddette “forze di polizia dello Stato” senza nulla a pretendere se non presidi di sicurezza e DPI e pari dignità, e senza lamentele con grande senso di responsabilità e solidarietà con tutti gli altri attori in scena.
LE FERIE DEI LAVORATORI NON SI TOCCANO DICIAMO NO ALLA LORO IMPOSIZIONE D’UFFICIO DA PARTE DEI COMANDI
Mediante il DPCM dell’8 marzo 2020 il Governo ha dato raccomandazione ai datori di lavoro delle aziende privati e degli enti pubblici (statali e locali) di promuovere e favorire la fruizione di congedi e delle ferie da parte dei lavoratori dipendenti, fatte salve alcune eccezioni, fermo restando la prioritaria possibilità di adottare la modalità di lavoro in smart working, che nel periodo di emergenza per il settore pubblico diventa ordinaria attività, eccetto che per i servizi indifferibili. Molti datori di lavoro pubblici, soprattuto nei Comuni, hanno travisato il suggerimento del Governo di agevolare e di incentivare la fruizione delle ferie, scambiandolo per una loro prerogativa unilaterale con la quale stanno obbligando i lavoratori del comparto alle ferie forzate, assegnandole d’ufficio.
Documento nazionale 29-03-2020 - Lettera aperta della Segreteria Nazionale al Ministro dell’Interno ed al Presidente dell’Anci.
Al sig. Ministro dell’Interno
al sig. Presidente dell’A.N.C.I
<< NESSUNO SI PUÒ SALVARE DA SOLO >>
Chiediamo scusa se prendiamo in prestito le parole pronunciate da Papa Francesco nel corso della benedizione Urbi et Orbi e della preghiera straordinaria anti pandemia del 27 marzo u.s.: “...come i Discepoli del Vangelo siamo stati presi alla sprovvista da una tempesta inaspettata e furiosa. Ci siamo resi conto di trovarci sulla stessa barca, tutti fragili e disorientati, ma nello stesso tempo importanti e necessari, tutti chiamati a remare insieme…”
E’ facile ritrovarci in questo racconto ed è altrettanto difficile, adesso, non riconoscere che il momento drammatico e tragico che stiamo attraversando, può e deve costituire un’occasione irripetibile, per ragionare diversa-mente e protési ad una nuova prospettiva, lontana da pregiudiziali non giustificabili, che ci consenta di superare logiche e limiti oggi quanto mai inappropriati ed anacronistici.
Appare di tutta evidenza, infatti, che la situazione straordinaria disegnata dalla pandemia da Covid-19 sta mettendo allo stremo non solo l'apparato sanitario, ma anche quello del controllo e della vigilanza sulle misure restrittive della libertà personale, tese al contenimento della propagazione sistemica del virus.
Se per medici, infermieri e forze dell’ordine (quelle dello Stato per intenderci) era scontato rimanere in servizio in giorni come questi, non lo era affatto - ex lege - per gli appartenenti ai Corpi e Servizi di Polizia Locale degli 8000 Comuni d’Italia e delle 101 ex Province, che in questo attuale frangente emergenziale si ritrovano in trincea per decreto e nella reiterazione di una prassi consolidata, ma combattendo con la stessa grande dignità umana e professionale di sempre!
> Chiediamo scusa se prendiamo in prestito le parole pronunciate da Papa Francesco nel corso della benedizione Urbi et Orbi e della preghiera straordinaria anti pandemia del 27 marzo u.s.: “...come i Discepoli del Vangelo siamo stati presi alla sprovvista
<< NESSUNO SI PUÒ SALVARE DA SOLO >>
Chiediamo scusa se prendiamo in prestito le parole pronunciate da Papa Francesco nel corso della benedizione Urbi et Orbi e della preghiera straordinaria anti pandemia del 27 marzo u.s.: “...come i Discepoli del Vangelo siamo stati presi alla sprovvista da una tempesta inaspettata e furiosa. Ci siamo resi conto di trovarci sulla stessa barca, tutti fragili e disorientati, ma nello stesso tempo importanti e necessari, tutti chiamati a remare insieme…”
E’ facile ritrovarci in questo racconto ed è altrettanto difficile, adesso, non riconoscere che il momento drammatico e tragico che stiamo attraversando, può e deve costituire un’occasione irripetibile, per ragionare diversa-mente e protési ad una nuova prospettiva, lontana da pregiudiziali non giustificabili, che ci consenta di superare logiche e limiti oggi quanto mai inappropriati ed anacronistici.
SILPoL Sicilia: il segretario regionale scrive ai Prefetti dell'Isola per sensibilizzarli sulla dotazione dei DPI e sull’indennità di O.P. alla Polizia Municipale.
AI SIGG. PREFETTI DELLA SICILIA
ALL'ANCI SICILIA
LORO SEDI
Oggetto: Emergenza CoronaVirus COVID19.Servizi di Polizia Locale. Ordine e Sicurezza pubblica.
Protezione individuale degli Operatori di Polizia Locale. Mancata e/o tardiva ed
insufficiente fornitura DPI. Indennità di O.P. Richiesta intervento urgente.
La attuale situazione emergenziale causata dalla progressiva, crescente ed incontrollabile diffusione dell'infezione da Coronavirus Covid 19, conclamata dalla OMS come una vera e propria pandemia, ha portato il Governo Nazionale a varare progressivamente sempre più stringenti misure di contrasto al fine di arginarne la diffusione stessa e gli effetti nocivi e letali per la popolazione,non soltanto sotto il profilo sanitario e medico ma, soprattutto, sotto il profilo della prevenzione e
profilassi tempestiva e precoce quali uniche misure di contenimento efficace ed effettivo. Le SS.Ll. ben sanno che molte di tali misure hanno coinvolto, e coinvolgono tuttora, in prima linea le Forze di polizia dello Stato e la Polizia Locale.
Il segretario nazionale rincara la dose al Presidente della Regione Siciliana ed al Presidente dell'ARS, affinchè accelerino l'iter della riforma regionale della P.L., facendo leva sull'art.31 dello Statuto Siciliano.
LETTERA APERTA
AL PRESIDENTE DELLA REGIONE SICILIANA - AL PRESIDENTE DELL’A.R.S. - PALERMO
Stimati Onorevole Nello Musumeci e Onorevole Gianfranco Micicchè,
gli eventi, purtroppo tragici, che stanno interessando tutta la Nazione sul grave problema del Covid-19, stanno richiedendo l’adozione di provvedimenti drastici tesi ad evitare la propagazione dell’epidemia. Un ruolo essenziale, oltre quello sanitario sottoposto a fortissimo stress, è quello costituito dalle Forze di polizia, inclusa la
Polizia Locale, chiamate tutte a far osservare i contenuti previsti nei vari D.P.C.M., nelle Ordinanze del Pres.Reg.Siciliana e quelle sindacali.
In questo contesto dobbiamo confessare di aver provato compiacimento nel constatare che, in sequenza temporale, dapprima è stata finalmente e significativamente utilizzata la speciale autonomia riconosciuta alla nostra Regione in materia di polizia, attraverso il potere di ordinanza del Governo e che, poi, è stata riconosciuta l’indennità di Ordine Pubblico agli operatori di polizia locale per la tipologia di emergenza che impegna in questo
momento il Paese.
CORONAVIRUS E P.M. IN SICILIA, IL SILPOL RICHIEDE L’INTERVENTO DEL PRESIDENTE MUSUMECI.
La nota del Segretario Regionale Massimo Mastrosimone con la quale chiede al Presidente della Regione Siciliana di impegnare i Sindaci ed i Prefetti, affinchè adottino idonei protocolli di sicurezza anti Coronavirus a tutela della salute degli Operatori della p.m. siciliana.
Il SILPoL punta l’indice contro la mancanza della doverosa tutela sanitaria alla Polizia Municipale, in occasione dell’epidemia da Coronavirus, chiamata ad operare senza i DPI minimi.
CHI TUTELA LA POLIZIA LOCALE ITALIANA?
Il diffondersi nel nostro Paese dell'infezione da Coronavirus - COVID 2019 e la conseguente adozione di misure a
salvaguardia della salute dei cittadini sta imponendo azioni sempre più stringenti atte ad evitare tutti i
comportamenti che possono veicolare la proliferazione dell'epidemia. La particolare situazione contingente
imporrebbe di soprassedere a considerazioni, che a prima vista potrebbero apparire inopportune e
decontestualizzate, ma tuttavia occorre dire che un ruolo essenziale, per dare esecuzione a queste direttive, è
quello svolto, oltre che dal personale sanitario, da quello delle Forze di polizia attraverso le operazioni di frontoffice,
vigilanza e repressione nei confronti di un'utenza, che non è facilmente identificabile dal punto di vista delle
condizioni di salute.
Lettera aperta del SILPoL per sollecitare la riforma della Legge Quadro sull’Ordinamento della Polizia Locale.
Oggetto: per una riforma dell’ordinamento della polizia locale.-
Dopo circa trenta anni di servizio nei ranghi della Polizia Municipale, mi ritrovo ancora a parlare ed a sperare nel
cambiamento della connotazione e della conformazione dei Corpi dei Vigili Urbani (ci chiamano ancora così i
cittadini, con quel nome che ancora indissolubilmente è radicato nella loro mentalità). Percorro così la speranza di
vedere nascere una legge di riforma dell’Ordinamento della Polizia Municipale in termini di valorizzazione
istituzionale del suo ruolo, dei compiti e delle funzioni, nel completo riconoscimento di tutte le tutele giuridiche,
Anche il SILPoL Messina scrive al Prefetto una nota critica sul protocollo Anci - Mininterno
A S.E. SIG. PREFETTO DI MESSINA Dott.ssa Maria Carmela Librizzi SEDE
Abbiamo appreso dalla Stampa della Conferenza permanente sulla Sicurezza Stradale tenutasi in Prefettura il 24 Gennaio u.s. tra Forze dell'Ordine ed Istituzioni e della relativa volontà di costituire "l'Osservatorio sull'incentalità stradale".
Il SILPoL in pirma linea a difesa della categoria
Sempre presente nei territori, a Ragusa con una nota congiunta la segreteria provinciale affronta a viso aperto e senza mezzi termini la grave criticità delle condizioni di lavoro nel capoluogo e nei comuni della provincia, avendo avvertito in anticipo il pericolo del protocollo Anci-MinInterno. Sul fronte nazionale la lettera del segretario indirizzata agli organismi delle altre oo.ss. e delle associazioni, per una piattaforma unitaria di lotta in risposta al protocollo anci-ministero.
Lettera ai segr naz sull'accordo Anci MinInterno
Nota unitaria critica sul disagio della polizia locale a Ragusa