La Segreteria Regionale SILPoL Sicilia incontra a Palermo l'Assessore Regionale alle Autonomie Locali sul tema della legge 17/90 e l'art.13 -
- La Segreteria Regionale SILPoL Sicilia incontra a Palermo l'Assessore Regionale alle Autonomie Locali sul tema della legge 17/90 e l'art.13 -
Il 7 febbraio 2018 una delegazione del SILPOL guidata dal Segretario Regionale, è stata ricevuta a Palermo dall'Assessore Regionale alle Autonomie Locali, on. Bernadette Grasso.
Al neo Assessore è stato illustrato lo stato attuale della Polizia Locale Siciliana, sono state evidenziate le problematiche di ieri e di oggi, aggravate dalla colpevole assenza della precedente amministrazione Crocetta e, soprattutto, le aspettative di riforma della l.r. n.17/90 alla luce anche dei cambiamenti epocali, che in quasi trenta anni dalla sua entrata in vigore hanno caratterizzato la Polizia Locale Siciliana alle prese con sempre nuovi, maggiori e delicati compiti nel governo della sicurezza dei Comuni, che comportano la corrispondente necessità di affrontare nuove sfide sul terreno della professionalità, con nuovi e maggiori mezzi tecnici e con organici rinnovati ed adeguati.
Una breve considerazione sull’attività del governo nazionale e sull’impegno sindacale.
Si è chiusa a Natale l'esperienza legislativa del più grande inciucio politico della storia repubblicana. L'attività del governo nazionale e, al seguito, del parlamento non solo è stata di pessima qualità, ma ha stretto nella morsa della precarizzazione anche i lavoratori del pubblico impiego, senza risparmiare agli operatori della polizia municipale i nefasti risultati del selvaggio processo di privatizzazione del rapporto di lavoro, che stanno conducendo inevitabilmente le funzioni pubbliche e qualificate ad essi attribuiti verso un orizzonte indefinito ed incerto. In discussione sono anche la serenità della vita post-lavorativa e la stabilità della sfera personale ed affettiva dei futuri pensionati. Questa è la lettura che in estrema sintesi può essere data agli accordi siglati nel 2016 tra la triplice ed il governo sul rinnovo dei contratti e sulle pensioni. Occorre fare una breve disamina su alcuni punti e sulle future prospettive, che si presenteranno entro qualche mese alla categoria, dopo le elezioni politiche del 4 Marzo prossimo:
CATANIA - VILE ATTO DI VIOLENZA PERPETRATO AI DANNI DI UN COLLEGA DELLA POLIZIA LOCALE DI CATANIA, LASCIATO A SVOLGERE LA SUA MANSIONE ED IL SUO TURNO DI LAVORO DAVANTI AD UNA TRANSENNA DA SOLO, PER LA CHIUSURA DEL TRAFFICO VEICOLARE.
Piena solidarietà alla famiglia del collega appartenente alla Polizia municipale di Catania ed agli appartenenti al Corpo, vittima di un gravissimo atto di violenza mentre era intento a chiudere il traffico veicolare, in servizio in Via del Rotolo a Catania. Impegnato inspiegabilmente da solo davanti ad una transenna, per la chiusura del traffico veicolare in una arteria cittadina, è stato preso di mira da un gruppo di feroci delinquenti, che lo hanno massacrato a colpi casco, lasciandolo in fin di vita.
Lettera aperta al Ministro Minniti - 04.08.2017
Illustre On. Ministro, Marco Minniti
non sarà certamente sfuggito alla Sua attenzione ciò che in questi giorni si sta registrando, senza soluzione di continuità, da nord a sud del Paese. Sembra un bollettino di guerra, in cui si elencano aggressioni di ogni genere a cittadini ed ancor peggio ai tutori della sicurezza urbana. È il segno incontrovertibile di un degrado sociale delle realtà urbane rispetto alle quali la nuova legge 48/2017, che inneggiava ad una vera e propria rivoluzione di sistema, rischia di essere una mera rappresentazione di quegli atti della politica parlata, che ormai disincanta tutti. Ciò che si è omesso di valutare, proprio in quella legge, è il ruolo della Polizia Locale nell’assetto della sicurezza cittadina, considerato che essa è posta in un ruolo subordinato ed ausiliario alle altre forze a tutela della sicurezza. Tutto ciò stride enormemente con la realtà quotidiana, nella quale chi indossa un’uniforme viene spesso aggredito od offeso a prescindere dal fatto che appartenga ad un Corpo delo Stato, ovvero ai Corpi dei Comuni. E qui la contraddizione è notevole in termini di legge, in quanto l’Agente della polizia locale subisce un’ingiustizia, poichè non trova le tutele ed il sostegno nelle stesse norme che invece danno ampie garanzie e respiro agli appartenenti ai Corpi dello Stato, né in altre disposizioni. Aosta, Bari, Firenze, Milano sono città nelle quali in questi giorni si registrano aggressioni ad operatori della polizia locale impegnati a garantire la sicurezza e la convivenza civile nelle città. Il contesto delle realtà urbane, senza alcuna volontà di ghettizzare, appare essere ancora più deteriorato dalla commistione esistente tra il degrado antico delle periferie ed il nuovo, che nella forma e nel sistema supera ormai quei limiti ed occupa anche le aree del centro.
La Polizia Locale non può essere l’anello debole del nostro ordinamento giuridico, nella catena della macchina della giustizia e della sicurezza, da un lato, e dei gangli dei rapporti etici della produzione sociale nel contesto delle relazioni civiche e politiche, dall'altro. Essa non può più essere mantenuta nell'alveo delle restrizioni statutari o della carenza di investimenti in termini di risorse economiche, umane e formative ed essere in tal modo il bersaglio mobile su cui facilmente sparare. Se così deve continuare ad essere, Governo e Parlamento abbiano il coraggio di riposizionare la Polizia Locale e di impegnare i suoi Operatori in compiti amministrativi e localistici al pari di tutti gli altri dipendenti del comparto della Funzione Locale, all'interno del quale i Vigili Urbani sono ascritti privi del riconoscimento di una qualificata differenziazione di ruoli, nonché della specificità e specialità, che invece hanno sul campo. La sicurezza urbana è uno dei temi della campagna elettorale, che nel nostro Paese sembra non avere mai fine. Affinché ci si allontani in modo serio dagli stereotipi delle ricette salvifiche, che renderanno tutti più felici, è necessario adoperarsi, invece, per affrontare con strumenti adeguati le sfide, che una società in trasformazione come la nostra ci impone di sostenere.
Le oo.ss. della Polizia di Stato e della Polizia Locale giorno 17 Luglio hanno manifestato davanti alla Prefettura di Torino, per chiedere lo sgombero dei campi Rom di via Germagnano altamente inquinati, a tutela della salute pubblica. -
Foto della Manifestazione
Servizio video su TGR Piemonte del 17.07.2017
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VOGLIAMO + S I C U R E Z Z A
LUNEDI 17 LUGLIO 2017 ALLE ORE 16,00 DAVANTI LA PREFETTURA DI TORINO, DURANTE IL CONSIGLIO COMUNALE, LE RAPPRESENTANZE DELLE FORZE DELL’ORDINE
VOGLIONO
CHE LA SINDACA PROVVEDA A SGOMBRARE SUBITO I CAMPI NOMADI
(RICETTACOLO DI ATTIVITA’ ILLEGALI)
CON PRIORITA’ ASSOLUTA
LO SGOMBERO DI QUELLO DI VIA GERMAGNANO, DOVE TERRA, ACQUA E FUMI ALTAMENTE TOSSICI, METTONO A REPENTAGLIO LA SALUTE DEI CITTADINI E DEGLI OPERATORI DELLE FORZE DELL’ORDINE, COSTRETTI A LAVORARE IN UN’AREA DICHIARATA “DISASTRO AMBIENTALE”.
NON VOGLIONO
CHE I METALLI PESANTI RISCONTRATI (manganese, litio, stagno, piombo, cromo, tallio) COLPISCANO INESORABILMENTE LA LORO SALUTE.
NON VOGLIONO CHE
L’INERZIA POLITICA DEGLI AMMINISTRATORI LOCALI SUONI COME UNA CONDANNA ALLA SALUTE DEI CITTADINI E DELLE FORZE DELL’ORDINE
VOGLIONO CHE
I RESPONSABILI DI QUESTO AVVELENAMENTO VENGANO PERSEGUITI E CONDANNATI.
VOGLIONO
CHE IL PATTO PER LA SICUREZZA PRESENTATO DAI SINDACATI, DIVENTI UN CONCRETO PROGETTO PER LA CITTA’ DI TORINO.
SIULP SAP SIAP OSAPP SULPL SILPOL CONAPO FNS CISL
Dalla segreteria aziendale Silpol di Torino riceviamo la "Lettera aperta al Ministro Minniti"
in merito alle recenti dichiarazioni del Ministro, dopo i fatti di piazza San Carlo, ed al modello organizzativo in materia di sicurezza e ordine pubblico indicato dal capo della PolStato nella circolare n.555/OP/0001991/2017/1, nel quale si vogliono ricomprendere le azioni della Polizia Locale.
"Il Decreto Minniti é legge dello Stato. La città é sicura e la polizia locale é contenta e gabbata."
La legge Minniti non è una legge di sinistra, né di destra, solleticando le paure del cosiddetto elettorato medio, essa si risolve in una legge pericolosamente reazionaria, antica come la disuguaglianza, moderna come la crescente ingiustizia. La nuova legge, lungi dal rappresentare il cavallo di Troia, il buon inizio delle magnifiche sorti e progressive del riscatto della polizia locale e dei suoi appartenenti, rappresenterà la pietra tombale delle sacrosante rivendicazioni. leggi tutto ...
Torino: il SILPoL oppone la sua azione intraprendendo senza timore una battaglia difficile, ma importante e necessaria.
Il Silpol/Piemonte scende in campo per difendere il territorio e salvaguardare i luoghi di lavoro ed onora un dovere primario del sindacato per la categoria, perchè da ciò oggi deriva la "rivolta" contro il sistema delle reticenze e delle approssimazioni.
Il SILPoL quindi in prima linea nella lotta per la tutela degli operatori della Polizia Locale, che continua dopo la denuncia della grave situazione di inquinamento dei campi Rom, a sostegno dei colleghi del nucleo nomadi di Torino in servizio in quei siti.
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RIFORMA DELLA POLIZIA LOCALE
RIFORMA DELLA POLIZIA LOCALE: una piattaforma di lotta per indurre la politica a recepire le nostre proposte, per una Polizia Locale sottoposta al contratto di diritto pubblico e ad un nuovo ordinamento, che le riconoscano, per diritto e norma, l'equiparazione alle Forze di polizia dello Stato, nel contesto di specifiche competenze:
- contratto pubblico e separato nel nuovo comparto "Funzioni Locali"
- inserimento nella legge 121/1981, quale Forza di polizia ad ordinamento locale
- superamento dei limiti spazio-temporali delle qualifiche di p.g. e p.s.
- porto pistola sul territorio nazionale
- perequazione assistenziale, previdenziale e pensionistica agli assetti delle polizia statali, equo indennizzo
- riordino delle figure e dei profili e progressione di carriera
- divieto di incarichi di dirigente e/o comandante a soggetti non appartenenti alla Polizia Locale
- percorsi formativi di crescita professionale e di valorizzazione dell'esperienza tramite scuole, università o accademie pubbliche o soggette alla vigilanza ed al controllo pubblico.
Questi, sono solo alcuni punti dai quali partire per una discussione ed un confronto proficui.
Nello Russo
Segretario Nazionale SILPoL
La posizione del SILPoL a proposito del decreto legge sulla sicurezza e il decoro urbano spiegata al Presidente dell'ANCI.
Russo Sebastiano
Segretario Nazionale
Egr. Presidente A.N.C.I.
dott. Antonio DECARO
Le scrivo per rappresentarle la nostra posizione in merito al Decreto Sicurezza, di recente emanazione, a fronte delle immediate dichiarazioni di soddisfazione di alcuni suoi colleghi e membri dell'Anci. La necessità di fare chiarezza sulle modalità e sul sistema da adottare, per tutelare le città, è talmente inoppugnabile che non è più tempo di fare propaganda e di assumere invece una posizione chiara, determinata e netta sul ruolo futuro dei Comuni e della Polizia da essi dipendente. Secondo il Governo nazionale, col nuovo decreto legge sulla sicurezza urbana verranno contrastati la prostituzione, lo spaccio degli stupefacenti, l'abuso di vendita di alcolici e superalcolici, il degrado urbano - chi sporca, chi imbratta, chi occupa abusivamente il suolo pubblico - i parcheggiatori abusivi ed altre cose. Quale sarà il ruolo del sindaco, quale potere potrà esercitare concretamente, con quali mezzi, uomini e infrastrutture potrà intervenire e quali investimenti reali potrà operare, per rendere efficace l'azione di polizia nel territorio, quanto sostegno riceveranno gli organi locali da quelli statali, quale sinergia renderà possibile l'attività di contrasto dei fenomeni sociali di micro illegalità?
Cosa dovrà aspettarsi il cittadino da questo nuovo decreto?